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Chi ricorda il feeling del primo MX Master rilasciato nel 2015? Come si suol dire, il primo amore non si scorda mai, e fin dall’epoca ha goduto di una forte dose di rispetto da parte di tutta la community degli appassionati, sia di Logitech che di periferiche in generale.
Logitech, infatti, ha rinnovato la sua serie di mouse di punta con il nuovo MX Master 4, un dispositivo che mantiene l’ergonomia e le caratteristiche amate dagli utenti, ma introduce una novità importante: il feedback aptico!
Design e costruzione

Il design rimane fedele alle generazioni precedenti: il modello presenta la stessa forma iconica, con nuovi materiali più resistenti e facili da pulire (la gomma morbida lascia spazio al silicone testurizzato).
Abbiamo anche una rotellina configurabile posta lateralmente, mentre il peso di 150g rimane simile, sebbene leggermente superiore, al Master 3S.

Resta un modello ottimizzato per mani medio-grandi, anche se ancora non esiste una versione per mancini al momento della recensione.
Le colorazioni restano invariate, grafite (il modello testato), grigio chiaro e nero.
Novità hardware

Al di là della connettività Bluetooth inclusa, sempre utile e funzionale, l’MX4 porta con sé la novità del nuovo ricevitore USB-C Bolt, più piccolo e moderno del precedente USB-A.
Risulta molto comodo e al passo col meta attuale verso cui i notebook stanno virando completamente ad un I/O ricco di USB-C, ma non è presente un vano integrato nel mouse per riporlo; quindi, è necessario fare attenzione a questo aspetto.

Nella confezione non è presente il cavo USB-C di ricarica incluso, ed è probabile che questa sia una scelta mirata a ridurre i rifiuti elettronici e la “carbon footprint” dell’azienda. In ogni caso, è apprezzabile l’ingresso USB-C e questo lo rende, come già detto, al passo coi tempi.

La durata della batteria rimane invariata con circa 70 giorni di autonomia dichiarata e ricarica rapida (si stimano 3 ore di utilizzo con 1 minuto di carica!).
Il sensore, invece, rimane lo stesso da 8K DPI del 3S, con un polling rate, anche questa volta, di massimo 125Hz!

Questa scelta risulta comprensibile se si guarda alla fetta di utilizzatori medi del prodotto, interessati più alla produttività che ad altri aspetti (oltre che alla massimizzazione della durata della batteria integrata) ma, molto probabilmente, si sarebbe potuto fare di più da questo punto di vista e condivido l’opinione generale in merito: permettere di poter personalizzare anche questa caratteristica, includendo un nuovo sensore, avrebbe reso questo mouse un prodotto molto più completo e finito.
Il cuore della novità: Haptics

Parlando delle novità sotto al cofano, il nuovo pannello aptico “Actions Ring”, posto sotto il pollice, sostituisce il vecchio tasto per le gestures e apre un menu radiale di scorciatoie personalizzabili.
Come appaiono? Qui un piccolo video su YouTube 👇
Questa personalizzazione è possibile effettuarla tramite l’ottimo software Logi Options+, che permette di modificare l’esperienza d’uso del mouse e dividerla in tanti profili quanti saranno i modi di usare il dispositivo che avremo in mente.

L’esperienza è simile al trackpad aptico dei MacBook: clic virtuali accompagnati da piccole vibrazioni.
Evocando questo menu, infatti, allo scorrere delle varie opzioni, si ha un feedback con una vibrazione ogni qual volta si passa il cursore sopra ognuna di esse.
Il menu sarà personalizzabile anche a seconda dell’app in uso, ed esistono plugin installabili che permetteranno un ulteriore grado di personalizzazione.

La compatibilità attuale, infatti, comprende Adobe Lightroom e Photoshop, con controlli precisi e feedback durante l’editing. Funziona anche, seppur in modo limitato, anche con software come DaVinci Resolve, e Logitech già parla di aprire il proprio SDK e permettere agli sviluppatori di estendere questa tipologia di supporto (quindi pensate a comandi aptici personalizzati per la suite Office o qualsiasi altro programma di produttività che vorrà entrare in questo nuovo mondo).
Il potenziale, quindi, è enorme, ed è un prodotto che porta con sé novità anche principalmente software, ma al momento il supporto è ristretto a circa 40 app nel marketplace dedicato.
Altre Features

Logi Options+ per l’MX4 porta con sé anche altre novità. Con Easy Switch, infatti, è possibile associare il prodotto fino a 3 macchine diverse, mentre con Flow, installando l’app su ogni macchina, sarà possibile passare da un PC all’altro in maniera trasparente per l’utente e, se le stesse si troveranno sulla stessa sottorete, tramite l’app Logitech sarà possibile anche effettuare trasferimenti di file diretti!

Non mancano poi le personalizzazioni riguardanti il grado del feedback aptico, la quantità di pressione da applicare sul nuovo tasto dell’Actions Ring e la possibilità di modificare la modalità configurabile Mag Speed per lo scrolling ultraveloce.
Utilizzo daily e considerazioni personali
Mi sono riservato un paio di giorni per un test del tutto personale.
Premessa: col PC faccio tutto, dal gaming alla produttività. Come ben sapete, sono l’Admin di Assemblo Computer e di r/ItalyHardware, e sono sempre in giro a rispondere agli utenti, moderare, controllare le fonti prima di scrivere, fare dei check sui contenuti, programmare eventi e news e cose da postare, ecc. Nel mio piccolo, inoltre, al di là delle attività lavorative come tecnico informatico sul posto e da remoto, scrivo quindi e-mail, mi trovo spesso a verificare dati e specifiche hardware e software prima di rispondere adeguatamente, cercare informazioni, ecc.
Cosa ho trovato comodo in questo MX4? Beh, dopo aver settato un DPI di circa 2.5k per un adeguato uso quotidiano in base alla mia sensibilità, devo dire che l’Actions Ring si è rivelato spesso utile.
Al di là delle shortcut da tastiera di Windows che uso regolarmente, ho trovato estremamente comoda l’apertura di app specifiche che magari o non avevo in barra per una questione di spazio (vedi blocco note, ad esempio, o il registratore vocale per buttare giù idee pensate sul momento) o perché non erano evocabili con delle shortcut, appunto.
È stato ottimo anche per l’avvio di script o per incollare porzioni di testo personalizzate, scaricando un po’ di lavoro dalla tastiera (ok AutoHotKey, ok iCue, ma poi, voglio dire, le opzioni finiscono).
Il feedback aptico predefinito l’ho trovato “ok”, ma per evitare di premere per sbaglio l’Actions Ring ho dovuto aumentare la sensibilità della pressione dello stesso (e fortunatamente Options+ lo permette).

L’ho provato anche su DaVinci Resolve, ma facciamo un piccolo passo indietro. Per installare i plugin personalizzati per l’Actions Ring bisogna fare login con un account Logitech valido, quindi tenetelo a mente, o voi puristi della privacy.
Ritorniamo a noi. La selezione di default prevede questa configurazione che rimane personalizzabile, ma, in tutta onestà, l’ho trovato ostico da usare nei primi momenti, bisogna farci la mano. Come qualsiasi oggetto nuovo, ha la sua curva di apprendimento che con la pratica risulterà comoda così come l’ho trovata comoda durante le fasi di produttività inerenti alla scrittura.

Ovviamente non potevo esimermi dal provarlo anche in gaming. In tutta sincerità, rispetto al mio Corsair Harpoon RGB Wireless non regge bene il confronto. Il Polling rate da 125hz sul mio monitor da 180Hz, per quanto non correlati tecnicamente, li ho un po’ percepiti. Il mouse risultava meno reattivo nelle fasi più concitate (ho fatto dei test su Overwatch 2, CS2, Star Trek Online, Expedition 33, Oblivion, RDR2 e il nuovo Doom), ma mediamente usabile, specialmente in single player. Non consiglio di usarlo in multiplayer o in giochi particolarmente frenetici.
Un altro punto a sfavore in questo contesto è stato ovviamente il peso. I 150g dell’MX4 vs i 102g dell’Harpoon si sentono e anche la dimensione maggiore non ha aiutato, a conferma del fatto che, ovviamente, non si tratta di un prodotto pensato per quel target di utenti.

La batteria, inoltre, è stata una conferma. Quando l’ho tirato fuori dalla confezione aveva una carica del 55%, dopo 2 giorni pieni di test ha tenuto ancora il 50% di carica, e sono stato al PC più di 12h circa al giorno tra lavoro e cose personali. Questo si tramuta, facendo un calcolo spannometrico, in circa 2 mesi di durata, e quindi in linea con quanto dichiarato dal produttore.
Quando messo in carica, il led sotto il tasto per cambiare la modalità di scroll lampeggia di colore verde, e stando sempre a quanto dichiarato dal produttore, come detto in precedenza, si possono avere 3h ore di durata della batteria con un solo minuto di ricarica via USB.
Considerando che il mouse accetta in ingresso max 5V a 0.5A, quindi per un max di 2.5Watt di assorbimento via cavo, il che va a fornire carica ad una batteria ricaricabile di 650mAh, l’ho caricato banalmente via USB sul PC di casa che anche sul 2.0 ne fornisce ben di più.
Caricandolo in quel modo per circa 30min sono passato infatti dal 50% al 70% di carica, e al 100% in un’altra ora e venti minuti (sempre usandolo, in entrambi i casi); quindi, bene così e mi sembrava doveroso indicarlo. Pertanto, potrà essere rivitalizzato in poco tempo e subito utilizzato per affrontare un’altra giornata di lavoro senza necessità impellente di collegare il cavo di ricarica.
Un altro aspetto positivo del mouse è stata la silenziosità. I click sono molto morbidi, silenziosi e rilassanti, e quando viene usato, specialmente in produttività, è di sicuro un punto a favore dell’usabilità dell’MX4. Sicuramente è da accoppiare ad una tastiera meccanica con switch silenziosi per completare con eleganza il quadro.
Vi giro qui due registrazioni in merito (scusatemi per il sottofondo, ho cercato di attutire tutto al massimo e ho usato il microfono di un Samsung S25 Ultra):
Inoltre, lo scorrere dei pad inferiori sul mio tappetino in tessuto della Titanwolf è sostanzialmente inudibile, quindi è da considerare un altro punto a favore dell’aspetto silenziosità.
Disponibilità

Il prodotto è presente sul mercato già dal 30 settembre 2025. Il prezzo attuale, in Italia, è di 129.99€ Iva Inclusa e in questo momento in cui scrivo il mio test-recensione è possibile acquistarlo sul sito del produttore o anche su Amazon, Mediaworld e Unieuro.
Parliamo quindi di un prodotto della fascia premium che sposta ancora più in là l’asticella del prezzo di questo segmento. Bene, male? Magari ai fan della linea MX Master importerà relativamente, ma difatti rimane comunque un segno del momento storico in cui viviamo, al di là delle scelte aziendali.
Tiriamo quindi le somme:
Pro
- Silenziosità
- Ergonomia e qualità costruttiva eccellenti
- Nuovo rivestimento più duraturo
- Autonomia e ricarica rapida sempre al top
- Il sistema aptico apre possibilità e scenari estremamente interessanti
Contro
- Prezzo elevato: in Italia 129.99€ Iva Inclusa rispetto ai vecchi 99.99€ della versione BT del 3S
- Haptics OK come detto sopra, ma ancora acerbo: utile solo in poche app e non integrato nei software più diffusi come Office o Blender, ad esempio
- Nessuna vera innovazione sul sensore (ancora 8K DPI e polling rate ancora a 125Hz)
- Mancanza di una versione per mancini
- Nessun cavo in confezione
Conclusioni

Il Logitech MX Master 4 è, tutto sommato, un mouse eccellente per produttività e creatività, per la qualità costruttiva ed ergonomia, ma il nuovo sistema aptico è ancora in fase leggermente beta: un esperimento sicuramente promettente che lancia un nuovo standard per i mouse per la produttività, ma ancora poco maturo, probabilmente, per giustificare da solo l’aumento di prezzo.
Questo avrebbe potuto essere un selling point molto importante, ma apre a scenari futuri che man mano verranno a svilupparsi e sono certo aiuteranno al meglio la community lavorativa (e anche gaming? 😀 Vedremo!).
Non è propriamente un mouse da gaming per via delle limitazioni hardware e del peso ma, per chi lo vuole usare come daily senza cambiare mouse, può essere valido almeno su titoli single player (anche se, tutto sommato, rimane un pesce fuor d’acqua in quel contesto). Mi aspetto, a questo punto, un 4S che andrà proprio a risolvere quest’aspetto, anche se sarebbe stato meglio avere la feature di modificare alla bisogna il polling rate già col nuovo modello base.
Per chi viene da modelli vecchi come l’MX 2/2S o MX Master originale chiaramente l’upgrade ha senso grazie a ergonomia e durata, oltre che per le nuove features. Chi invece possiede già un Master MX3 o 3S potrebbe non trovare abbastanza motivi per spendere di nuovo a distanza di così pochi anni.
L’ago della bilancia sarà sicuramente anche la risposta della community e degli sviluppatori al sistema di personalizzazione dell’Actions Ring, che voglio sperare sarà florida e continuativa.
Voto
8/10 – Consigliato, bel prodotto!
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Un ringraziamento speciale a Logitech Italia e ai suoi collaboratori per aver fornito in esclusiva il materiale per questa recensione! 😎👍